Oggi vi faccio un post serio.

Voglio istruirvi e farvi riflettere, ammesso e non concesso che siate in grado di leggere - spesso ho dei dubbi - e mantenere la concentrazione su uno scritto più lungo di 5 righe - ancora più dubbi.

Se non siete in grado, dovete imparare.

Il percorso di uno schiavo che si rispetti non si può fermare ad un approccio da "lista della spesa" alla Mistress di turno.

Vedo troppa superficialità, troppo egoismo, troppo individualismo.

"Soddisfatto io soddisfatti tutti"

Questa è la nuova filosofia dello "schiavo"

Votato all'asservimento fintantoché l idea di appartenere, servire e obbedire alla Miss gli fa tirare il cazzo.

Tutti pronti ad obbedire ciecamente, a buttarsi sotto i piedi della prima che passa, purché questa dia loro attenzioni costanti (nemmeno un neonato è così poco autonomo).

Tutti pronti a giurare fedeltà, finché il rapporto D/s gli fa tirare il cazzo.

Non è questa la base del BDSM.

E nemmeno del FEMDOM.

Il bdsm è un gioco cerebrale, in cui l impulso sessuale, la libido, è convogliata in una delle varie pratiche, le cosiddette parafilie secondo il DSM, o i cosiddetti kink secondo noi.

La genitalità non è necessaria per provare piacere, poiché lo si prova mettendo in atto altri tipi di pratiche, che comportano un coinvolgimento mentale ed emotivo totale.

Prima viene la mente, dopo il corpo.

È chiaro che, continuando sulla strada del piacere sessuale fine a se stesso, nulla si smuove e nulla cambia.

Anche se sembra paradossale, io per prima quando incontro novizi, parto da pratiche a cui do un significato erotico importante, poiché conscia di quanto la fobia del nuovo possa bloccare e spaventare.

Chi ha sempre vissuto una sessualità vanilla, non può fare un salto a piè pari nel VERO bdsm.

Dev esserci un evoluzione graduale.

La sessualità vanilla è un ottimo aggancio per fare in modo che il novizio abbia una sicurezza in più. Che ci sia, durante la sessione, qualcosa che lui conosce.

Però deve lentamente scomparire, lasciando spazio a ciò che è davvero bdsm e femdom.

Un percorso che porta lo schiavo ad essere un reale servitore della Padrona, a trarre soddisfazione dalla di Lei felicità, ad essere orgoglioso di aver eseguito un compito da Lei impartito, proprio per il fatto che l'ordine è stato dato da Lei.

Colei che è diventata la vostra Dea.

Il vostro primo pensiero la mattina e l ultimo pensiero prima di andare a dormire, e NON per una qualche forma di piacere sessuale, bensì perché il vostro pensiero è teso ad ingengnarvi costantemente per servirla ed eseguire al meglio i suoi comandi.


Ho un altro pensiero da condividere con voi.

Spesso, troppo spesso, capita che sub che vengono da me in sessione si lamentino di aver fino a quel momento trovato solo Mistress incapaci, fredde, frettolose.

Prima di sentenziare fermatevi a riflettere.

Ciò che una Mistress fa, non è semplicemente agitare una frusta ed esordire con qualche impropero.

C'è tutto un lavoro mentale dietro di cui voi non siete nemmeno a conoscenza, per cercare di capire il più rapidamente possibile chi si ha davanti, quali limiti, quali fantasie, ma sopratutto, come realizzarle.

Ogni persona è diversa.

Le pratiche sono sempre le stesse.

Ma a parità di slaves che richiedono la STESSA pratica, uno preferirà viverla in un clima di umiliazione. Uno di forte autorità. Un altro di totale indifferenza. Un altro ancora cercherà un approccio più soft e sensuale.

Noi Mistress dobbiamo ogni volta fare un lavoro che neanche l'intelligence fa, di raccolta dati e informazioni, per capire come gestire la sessione, quali sono i trigger positivi e quali quelli negativi per quel particolare slave.

Tuttavia, per quanto da parte nostra vi possa essere competenza, professionalità, impegno, intuito... ancora non leggiamo nella mente.

Il sub che si presenta ha il dovere di farsi conoscere e di esplicitare il più chiaramente possibile le sue preferenze o i suoi limiti.

Il dovere di rispondere in modo esaustivo alle nostre domande.

Non è semplice entrare in una mente umana e portare alla luce le fantasie più torbide e nascoste, di cui spesso nemmeno il sub è consapevole, e farlo già al primo incontro.

Quindi prima di lamentarvi di una sessione andata male, riflettete!

Anche se è la Miss che conduce le regole, il gioco si fa in due.

Se voi non vi siete spiegati bene,

Se voi state lì fermi impalati senza reazioni,

Se voi vi mostrate poco coinvolti...

Come potete pensare che la Miss si coinvolga da sola???

Personalmente, mi coinvolgo e do il meglio quando ho davanti sub con cui c e uno scambio emotivo, un intrigo cerebrale, un alchimia crescente.

Se fossi in grado di coinvolgermi da sola avendo davanti dei pupazzi inerti, mi sarei presa un vibratore o una bambola gonfiabile.

E poi il prossimo passo qual è?

Ingravidarmi da sola???

Suvvia ragazzi...

Ormai sappiamo che ci sono Miss e miss, come ci sono sub e sub, è un dato di fatto.

Ma prima di andare da una Miss per poi lamentarvi della sua incompetenza (cosa che magari fate solo per fare colpo sulla Padrona nuova...) 

Perché non vi informate?

Un paio di messaggi, una telefonata, un occhiata al sito internet o ai social media, oppure ai video...

Giusto per farvi un idea 

1. Da chi andate

2. Se questa Miss è compatibile con voi o no. 


Feeling e sintonia non nascono con tutti.

Quindi sta a VOI informarvi, prima di andare all incontro.

Quindi alla fine, è sempre colpa VOSTRA.

Anzi, "vostra". Scritto in piccolo.


Rifletteteci.


Miss Luisa